NEON – PRIME LUCI

12,00

La seconda ondata di pandemia ci ha chiusi in casa. Per noi teatranti (principalmente sono un attore/regista/autore teatrale) il colpo è stato terrificante: siamo passati da un cauto ottimismo estivo ad un senso di impotenza straniante nel giro di pochi mesi. Ancora una volta bloccati, emarginati, non essenziali. Allora ricominci a cercarti, guardi indietro, trovi una serie di taccuini pieni zeppi di uno Stefano che passava dagli ultimi anni della ragioneria alla vita sregolata di un universitario fuori sede, da una laurea  in economia conquistata e rinnegata a un tempo, al suo primo anno di tournée teatrale con Carlo Cecchi ed il Teatro Stabile delle Marche.

Categorie: ,

Descrizione

La seconda ondata di pandemia ci ha chiusi in casa. Per noi teatranti (principalmente sono un attore/regista/autore teatrale) il colpo è stato terrificante: siamo passati da un cauto ottimismo estivo ad un senso di impotenza straniante nel giro di pochi mesi. Ancora una volta bloccati, emarginati, non essenziali.
Allora ricominci a cercarti, guardi indietro, trovi una serie di taccuini pieni zeppi di uno Stefano che passava dagli ultimi anni della ragioneria alla vita sregolata di un universitario fuori sede, da una laurea  in economia conquistata e rinnegata a un tempo, al suo primo anno di tournée teatrale con Carlo Cecchi ed il Teatro Stabile delle Marche.

Trovi due raccolte di versi ordinate tempo fa, ti torna alla memoria una vecchia proposta editoriale, la gioia, il dubbio, il terrore quando l’editore parlava di “presentare in pubblico” i proprio scritti, la fuga. Lo Stefano di allora era terrorizzato dallo svelare zone tanto intime di sé. Un cassetto della memoria dimenticato, ma forse mai davvero chiuso.
E stavolta mi rendo conto che non voglio fuggire più. Mi rendo conto che presentare ad un pubblico questo Stefano non mi spaventa, tutt’altro: mi fa sorridere, mi incuriosisce, mi spinge a prendere per mano questo ragazzo inquieto ed irrequieto e spingerlo a mostrarsi senza remore,  perché tutto quel che era, che è e che sarà, in fondo può avere un valore per qualcun altro solo se condiviso.
Spesso ai versi si accompagnano immagini. Si tratta di foto scattate da me, da amici, da fotografi professionisti che con entusiasmo mi hanno donato le loro creature e che ringrazio di cuore. Ho scelto di unire due linguaggi perché la componente visiva per me ha un potere evocativo enorme, la parola è sempre visione, nasce dal mondo e al tempo stesso crea un mondo, che sia fisico od onirico poco importa.
E in tal senso, non posso che chiudere con le parole di un grande maestro come Jorge Luis Borges: “Spero che il lettore scopra nelle mie pagine qualcosa che possa meritare il loro ricordo; in questo mondo la bellezza è comune”.
I miei versi sono un modo di vedere e spero di cuore possano essere un modo per vedere.

 

Chi è l’autore?

Stefano Tosoni nasce un giorno di primavera del 1976 a Porto San Giorgio, ridente cittadina balneare sul litorale Adriatico. Dopo avere conseguito un diploma in ragioneria ed una laurea in economia, con “sommo gaudio” dei suoi genitori, relega tutti i suoi titoli di studio in un cassetto per inseguire i suoi sogni: si diploma come attore al Teatro Stabile delle Marche e gira in Italia ed all’estero con diverse  produzioni teatrali. A Porto San Giorgio fonda una sua compagnia teatrale professionale, Proscenio Teatro.

In tutto questo tempo, fatto di rovesciamenti e ripartenze, una certezza non l’ha mai abbandonato, l’amore per la scrittura. Scrive da sempre, ha cominciato per maestri e professori, ha proseguito per se stesso e infine, tramite il teatro, ha scoperto di poter scrivere anche per gli altri. Alcuni dei suoi monologhi e delle sue sceneggiature gli sono valsi premi e riconoscimenti a livello regionale e nazionale. Nel 2021, con Cristallo, è tra i vincitori della XVII edizione del bando di poesia Viaggi Diversi.
Neon è il suo primo libro.

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “NEON – PRIME LUCI”